Emilio Pucci
Da sciatore mondiale a Stilista universale
Nato a Napoli, fu l'erede della nobile famiglia fiorentina dei Pucci. Studiò negli Stati Uniti e in Italia, dove conseguì una laurea in Scienze politiche nel 1941.
In gioventù si dedicò allo sci e fece parte della squadra olimpica italiana nel 1934 e 1935 e vinse una borsa di studio per allenarsi nello sci al Reed College nell'Oregon.
Lì ebbe modo anche di realizzare i suoi primi abiti, da appassionato di pittura qual era, disegnando l'uniforme della squadra di sci della scuola, da dove si laureò nel 1937.
Fu richiamato in Italia nel 1938 alla vigilia della guerra, e si arruolò come ufficiale dell'Aviazione, trascorrendovi il periodo bellico.
La sua attività di disegnatore di moda decollò per caso:
nel 1947 a Zermatt la fotografa Toni Frissel, che lavorava per l'Harper's Bazaar, un'importante rivista di moda statunitense,
rimase colpita da una giovane amica di Pucci che indossava una tuta da neve, da lui disegnata quasi per gioco, e la fotografò.
Quando fu pubblicata sul magazine illustrato nell'ambito di un articolo sulla moda invernale in Europa fu un successo immediato(1948).
L'episodio lo incoraggiò a creare e vendere vestiti da donna, aprendo la sua prima boutique a Capri nel 1950.
Fin da subito la sua produzione si contraddistinse per l'uso di colori brillanti e motivi vistosi e marcati, che tanto influenzarono la moda di quei decenni.
Nel corso della sua vita ha applicato le sue creazioni ai campi più disparati, ricevendo sempre ammirazione e riconoscimenti, grazie al suo stile fresco ed elegante.
Molto popolare negli Stati Uniti, disegnò per esempio lo stemma per la tuta degli astronauti della Nasa per la missione dell'Apollo 15; oppure disegnò le divise per le hostess,
i piloti e il personale della compagnia Braniff International Airways tra il 1965 and 1977, colorate e assolutamente innovative rispetto al panorama di allora; in Italia disegnò le divise classiche dei Vigili urbani,
con i lunghi guanti bianchi e gli elmetti ovali sulla divisa blu.
Nel frattempo le attività di stilista si allargarono alla moda maschile, ai profumi, alla produzione di ceramica per la casa.
Nella sua vita si è occupato anche di politica, venendo eletto deputato tra il 1963 e il 1972. Legato alla destra (il padre Roberto era stato senatore e presidente del Partito Fascista a Firenze negli anni '30),
in gioventù aveva simpatizzato per Mussolini, e scrisse anche dei volumetti a supporto delle idee fasciste.
Pucci era un ìntimo amico di Edda Ciano. 1944, dopo l'esecuzione di Galeazzo Ciano, ha aiutato insieme con Frau Beetz la famiglia a fuggire in Svizzera.
Suo figlio Alessandro, 11° Marchese di Barsento, morì in un incidente stradale nel 1998.
Sua figlia Laudomia ha ereditato la direzione del marchio Emilio Pucci.
Nel 2000, pochi anni dopo la sua morte, il gruppo francese LVMH (Louis Vuitton), acquistò i diritti sul logo Emilio Pucci e sulle creazioni storiche rilanciando la griffe nel mercato internazionale.
Il legame con il passato si manifesta con la valorizzazione del catalogo storico e la rivisitazione di modelli e motivi
Laudomia oggi si occupa dell'immagine complessiva della maison, che conta diciotto boutique in località esclusive nel mondo e il cui fatturato viene realizzato al 60% tra Italia e Stati Uniti.