Fernanda Gattinoni
a livello di Gabrielle Chanel
Una delle maggiori firme della moda italiana di sempre,
Fernanda Gattinoni nacque il 20 dicembre 1906 a Cocquio Trevisago, in provincia di Varese.
Giovanissima si reca a Londra per lavorare presso l'atelier Molyneaux; alla fine degli anni '20, l'attrice Ina Claire la invita a Parigi per farsi mostrare i modelli della Collezione di Molineaux.
Durante questo soggiorno Fernanda Gattinoni conosce Gabrielle Chanel che le propone di trasferirsi nella capitale francese per collaborare con il suo atelier.
Nel 1930 rientra in Italia e collabora con la sartoria Ventura di Milano, assumendo in pochi anni la direzione creativa della maison, accanto alla notissima Mme Anna.
Quattro anni dopo la casa di moda Ventura apre la sua sede a Roma e affida alla Gattinoni la direzione stilistica.
Nel 1945 la straordinaria e competente stilista lascia la sartoria Ventura,
non senza lasciare come supremo ricordo un'ultima creazione: il patelot grigio di cachemire diventato poi famosissimo e apprezzato dalle massime personalità dell'epoca.
Finalmente riesce ad aprire un suo atelier a Roma, a Porta del Popolo.
Il primo abito prodotto dalla maison, con etichetta Gattinoni, è un tailleurs di velluto verde per Clara Calamai, celebre attrice di quel periodo.
Due anni dopo, visti i successi riscontrati, inaugura sempre a Roma un nuovo atelier ma questa volta fa le cose in grande: allestisce uno spazio di mille metri quadrati per centoventi lavoranti,
un luogo di creatività e di operosità simbolo anche della rinascita economica e culturale del paese.
E'in questo periodo fra l'altro che Madame Fernanda (com'era stata soprannominata),
in collaborazione con Maria de Matteis, crea gli abiti di Audrey Hepburn per il colossal cinematografico "Guerra e pace", ottenendo la nomination al premio Oscar per i costumi.
Ingrid Bergman, Anna Magnani, Lucia Bosè, Ava Gardner, Kim Novak, sono soltanto alcune delle dive internazionali poi divenute clienti abituali dell'atelier diretto da Fernanda Gattinoni.
Dalla metà degli anni '80 il nome Gattinoni subisce una serie di stravolgimenti, soprattutto sul piano della conduzione se non dello stile.
Il figlio Raniero porta avanti la nobile tradizione reinventando e attualizzando le caratteristiche tipiche dell'etichetta, ma nel 1993, scompare prematuramente.
Con la fondatrice ormai anziana, le redini sono prese saldamente in pugno da Guillermo Mariotto, giovane stilista che avrà cura di tutte le linee che portano la griffe Gattinoni.
Intanto, la patriarca Fernanda continua a collaborare con l'atelier, sempre attenta e interessata a tutto il lavoro stilistico.
Il suo lavoro è stato anche riconosciuto attraverso le più alte onorificenze dello stato: è stata infatti eletta due volte "Cavaliere del Lavoro" e "Cittadino italiano nel mondo".
Dopo una vita di lavoro spesa a creare abiti meravigliosi, Fernanda Gattinoni si è spenta il 26 novembre 2002 nella sua casa romana.